Rieccola qua, forte piu' che mai, quella sensazione di essere improvvisamente di nuovo soli. Soli perche' ancora non si conosce nessuno nel posto in cui si e' arrivati. Fa parte del viaggio, ma io ancora non riesco ad abituarmi.
Cosi' come mi e' capitato altre volte, ci sono cose o persone che passano nella tua vita al momento giusto; cosi' oggi, mentre camminavo sulla spiaggia e cercavo la via per il faro, incontro un'altra anima solitaria che come me cercava un'indicazione. Due parole e poi ci incamminiamo assieme. Una delle prime cose di cui ci capita di parlare in questo pomeriggio di novembre e' proprio questa: il viaggio in solitaria. Quanto sarebbe bello viaggiare in compagnia, soprattutto quanto sarebbe bello avere i propri amici qua, gli amici di sempre, quelli con cui hai condiviso tante piccole grandi avventure. O la propria famiglia. Soprattutto quando vedi dei posti splendidi e vorresti ci fossero anche i loro occhi ad ammirarli con te. Spedisci le foto, ma spesso il risultato e' l'opposto di quel che vorresti, perche' piu' che condivisione creano invidia. O quando assaggi qualcosa di nuovo, o scopri un posticino carino, o ascolti della musica per la strada.
E' vero, sulla via di amici ne incontri di nuovi e qualche pezzetto di strada lo percorri assieme, ti apri, ti racconti, condividi i pensieri e ti consigli, ma e' anche vero che poi spesso ciascuno chiude la propria valigia e procede per la propria strada. Per me fin'ora e' stato cosi'.
E' di solito una solitudine passeggera, ma quando arriva ne sento tutto il peso. Allora per ritrovare il sorriso penso alle persone incontrate fin'ora, agli amici oltreoceano che sono solo a una chiamata, un messaggio o un'email di distanza; penso ai nuovi incontri, alle nuove mete, agli abbracci che mi stringeranno quando tornero' a casa. Penso che sono fortunata, perche' sono solo distante.
UN POST BELLISSIMO!!! :)
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