Sono tornata da una decina di giorni ormai... non posso dire che mi sembra di essere partita ieri, perche' questi sedici mesi lontani da casa li vedo e li sento! Il tempo e' passato nella mia citta' che ha cambiato negozi e viabilita', rinnovato case, costruito. E' passato nelle vite dei miei amici: chi si e' sposato, chi con un coraggio da leone ha lasciato il lavoro, chi e' partito, chi e' diventato mamma o papa' e chi si appresta a farlo. E' passato nei volti che ho incontrato e sul mio. Non e' passato nelle relazioni, quello no! Ho rivisto gli amici piu' cari e mi e' sembrato di averli salutati ieri, ho riabbracciato la mia mamma e subito ci siamo sentite vicine, ho ripreso i ritmi famigliari come si fa dopo una vacanza!
Se devo dire la verita', mi fa ancora strano essere qua! Prendere in mano il telefono e parlare con chiunque viva nello stesso fuso orario, uscire di casa e incontrare un sacco di gente che conosco, parlare dialetto, non essere mai sola... Ho ancora qualche difficolta' con la guida: mi capita di cercare il cambio a sinistra e di chiedermi da che parte della strada stare (e dire che in Australia ho guidato solo nella farm delle olive!)
Mi sento cambiata... devo aver fatta mia la filosofia del 'take it easy' e 'se la vita ti da' limoni, fai una limonata'. Dell'Australia mi manca la gentilezza della gente e i servizi creati per i clienti: a due giorni dal mio arrivo sono stata 'aggredita' dalla segretaria dello studio medico e quel che avevo e' stato velocemente liquidato con una dose di antibiotico. E come previsto, mi manca la liberta' di girare per la strada senza che nessuno ti guardi con sguardi insistenti che lasciano trasparire pensieri.
Eppure questa e' casa mia, il posto dove sono nata e cresciuta, il mio porto sicuro.
Per ora vivo cosi', in equilibrio tra due vite, sospesa.
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