s...s...s...serpenti!

In Australia vivono i serpenti piu' pericolosi al mondo, questo e' un fatto credo conosciuto, ma per nulla rassicurante, ora che sono qui! I serpenti non cercano l'uomo e se lo mordono e' perche' si vedono in pericolo; la maggior parte delle volte quindi scappano appena ci si avvicina. Come da noi quando si va nel bosco e' meglio avere gli scarponi, cosi' qua quando ci avventura nelle radure o si lavora in campagna, e' meglio avere qualcosa che copra la caviglia, solitamente gli stivali di gomma. E occhi sempre bene aperti! 
In nove mesi che sono qui di serpenti non ne ho mai visti, pur avendo lavorato in campagna... bene, negli ultimi 10 giorni ho avuto 5 incontri ravvicinati, di cui quattro con quei serpenti il cui morso puo' essere fatale... cose che passato il pericolo, ti resta comunque addosso la paura!

Il primo incontro ravvicinato e' avvenuto a Byron Bay, mentre passeggiavo in compagnia lungo la costa. Un sentiero piu' che accessibile, tanto che la maggior parte delle persone ci va in infradito. Parte e' esposto, parte nella boscaglia e mentre te la chiacchieri non e' che fai proprio attenzione ad ogni singolo passo. Male, perche' a un certo punto con la coda dell'occhio mi accorgo che per 2-3 centimetri non ho messo il piede sopra un serpentello che per fortuna ha fatto dietro front e si e' anche lasciato fotografare. Ancora piccolo lui, ma velenoso. 

Da qualche giorno vivo in un posto immerso nella natura, boscaglia, colline incolte, canne di bambu'. La sera in cui sono arrivata una delle ragazze che vive qua mi ha detto che dei ragni non mi devo preoccupare, non fanno nulla. Possono non piacermi, ma paura non ne devo avere. Mi raccomanda invece la massima attenzione coi serpenti, perche' qua sono di casa. Non finisce di parlare, che ne vediamo uno strisciare tra i fornelli e le pentole e aqquattarsi in un angolino, dove restera' per tutto il tempo che lavo i piatti: e' un piccolo pitone, assolutamente innocuo (peccato non avere abuto la digitale a portata di mano!)

Il giorno dopo, una giornata calda e afosa. Nel pomeriggio esco dal caravan ed eccolo li', un bel serpente che striscia su un mucchio di sabbia e poi si nasconde nelle erbacce. Prontamente scatto una foto che poi esaminiamo: "Eastern brown snake", il secondo serpente piu' velenoso d'Australia. Ottimo direi. Per alcuni giorni non si e' piu' visto. 
Oggi, sempre sotto il sole del pomeriggio, mentre cammino sulla stradina sotto casa, faccio la curva e me lo trovo davanti. Resto immobile e chiamo una delle ragazze, che mi urla di non muovermi. Assieme lo vediamo alzare la testa e tornare tra le canne di bambu'. E' stato tutto abbastanza veloce, passato il pericolo e' arrivata la botta di paura, son salita in casa che nonostante i 30 gradi all'ombra mi sa che ero bianca! Paura perche' sono veloci, perche' ero in giro in infradito (e ridaie!), paura perche' tu stai immobile cosi' che loro non ti sentono, ma non sai che direzione prenderanno. Due ore piu' tardi, mentre in giardino trapaniamo, martelliamo e tagliamo legna, ce lo rivediamo a due metri di distanza che striscia nell'erba: immobili lo guardiamo allontanarsi, come se fosse completamente ignaro della nostra presenza. 

Mi hanno soprannominata 'la ragazza dei serpenti', ma spero di cuore di non attirarne altri.

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"I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi."