Uno dei miei ultimi post era dedicato all'Australia e a quanto sia diversa e migliore la vita qui. Questo post invece lo dedico all'Italia, perche' vista da lontano per me rimane una perla, una perla immersa per tre quarti nel mare e per un quarto protetta dalle montagne, la forma di uno stivale che la rende unica al mondo. Una storia che affonda le radici nei secoli, un Paese che ha dato i natali a geni ed artisti la cui fama e' immortale.
Ricordo ancora questa frase dedicata all'Emilia Romagna:
"Gli Emiliani-Romagnoli sono cosi'. Devono fare una macchina? Loro ti fanno una Ferrari, una Maserati, una Lamborghini. Devono fre una moto? Loro costruiscono una Ducati. Devono fare un formaggio? Loro si inventano il Parmigiano Reggiano. Devono fare due spaghetti? Loro mettono in piedi la Barilla Devono farti un caffe'? Loro ti fanno la Saeco. Devono trovae qualcuno che scriva canzonette? Loro ti fanno nascere gente come Dalla, Morandi, Vasco, Ligabue e la Pausini. Devono farti una siringa? Loro ti tirano su un'azienda biomedicale. Devono fare quattro piastrelle? Loro se ne escono con delle maioliche. Sono come i giapponesi, non si fermano mai, non si stancano mai, se devono fare qualcosa a loro piace farla bene e bella, ed utile a tutti. Ci saranno pietre da raccogliere dopo un terremoto? Loro alla fine faranno cattedrali."
Questo per me vale un po' per tutta l'Italia, da Nord a Sud. Italia sinonimo di qualita', prodotti italiani copiati all'estero, nomi italiani o italianeggianti dati a prodotti di provenienza varia e soprattutto al 'Made in China'. L'Italia e' il buon cibo, ingredienti sapientemente accostati per creare pietanze culinarie rinomate in tutto il mondo. Prodotti legati al territorio, che esportati non rendono nemmeno la meta'. La cultura del cibo e del mangiare bene e sano, anche quando accostiamo pasta e pane e facciamo inorridire i dietologi. All'estero si ricreano legami con la cucina italiana, ma molto spesso di italiano c'e' solo il nome del piatto che per di piu' e' scritto alla meno peggio: gnocci romano, scallopini alla fungi, linguini alalimone, penne campagnia, proscutto, cappacino, machiatto, fetuccini boschiola... e molti, molti altri! A questo c'e' da aggiungere il senso del gusto, la capacita' di abbinare senza troppo sforzo una maglia a un pantalone e magari coordinare scarpe e borsa. Vi capitera' che vi diranno che noi ci vestiamo bene anche per andare al supermercato! Sappiamo rendere elegante un paio di jeans e quando c'e' l'occasione ci sappiamo vestire a festa senza sembrare conciati per il carnevale.
Siamo diversi da Nord a Sud, possiamo essere chiusi e freddi o aperti e caciaroni. Sappiamo socializzare. Abbiamo il senso della famiglia e quello dell'amicizia. Amici come fratelli, ad allargare le nostre gia' grandi famiglie. Amici che ti aiutano nel momento del bisogno e che non ti abbandonano la notte per strada ubriaco marcio, lasciando ad altri il compito di chiamare un'ambulanza. Perche' da noi si fa l'aperitivo con lo stuzzichino e si beve per essere allegri e socializzare, non per finire in coma etilico. La burocrazia non e' il nostro forte, ma spesso all'estero non va meglio, e' solo una credenza. Non sempre rispettiamo le regole, soprattutto quelle stradali.
Non siamo troppo tolleranti, non siamo sempre gentili, non ci nascondiamo dietro alle apparenze, siamo veri, nel bene e nel male.
Non siamo perfetti. Ma nel mondo ci apprezzanno, quando non ci adorano.
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