Byron Bay nel cuore

Byron Bay, New South Wales. Un piccolo e sconosciuto paesino fino al 1963; quell'anno alcuni surfisti hanno scoperto 'The Pass' e negli anni seguenti la cittadina si e' riempita di coloro che nella vita seguono le proprie passioni: artisti, musicisti, surfisti che sanno che sulle sue spiagge possono trovare la propria onda, anime libere. Attraversando le sue stradine piene di negozi e ristoranti si respirano rilassatezza ed energia allo stesso tempo. I corsi di yoga non si contano, il surf e' una filosofia, i massaggi si possono fare ovunque; le erboristerie curano il corpo, ma soprattutto l'anima. Chi ci vive vuole conservarne le dimensioni e lo spirito, nuove cantieri ne rovinerebbero lo charme. Sulla spiaggia c'e sempre gente, tanto che ti chiedi se qua lavorano o si dedicano solo al surf. I rasta sono tanti, i tatuaggi tantissimi, la pelle dorata o color cioccolata, infradito d'ordinanza quando non si cammina direttamente scalzi.
La natura tutt'attorno predomina. Un lembo di terra esce verso il mare, la passeggiata verso il faro regala emozioni e riempie il cuore. Si incontrano iguane, tacchini selvatici, ibis e personalmente anche un serpentello che per un pelo non mi e' finito sotto gli infradito. Il mare invece e' il regno di delfini che giocano tra le onde, balene in transito due volte all'anno, squali che dicono non essere pericolosi. L'oceano si estende nella sua immensita', si guarda l'orizzonte e si immaginano terre lontane mentre si raggiunge il punto piu' a est di tutta l'Australia, dove la foto e' ovviamente di rito. L'oceano ha una forza pazzesca e lascia che le sue onde si infrangano sugli scogli per poi riprendersele. Il tramonto ne cambia i colori ed echeggia lontano il suono dei bonghi.
E' un posto unico e chi la visita raramente va a casa lamentandosi, ammesso che a casa ci torni!

Byron Bay resta nel cuore. Soprattutto se ti regala nuovi amici con cui vivere tutto questo. Ho incontrato alcuni ragazzi italiani, grazie a Facebook e agli Internet point imballati di backpackersche cercano una connessione gratuita per chiamare casa, cercare lavoro, restare connessi col mondo. E' sempre un piccolo salto nel buio quando ti incontri, ma se poi c'e' sintonia tutto viene da se'. E speriamo che le nostre strade si incrocino presto di nuovo, magari proprio qui, per potercela vivere con un lavoro che ci dia qualche soldo in piu' e qualche pensiero in meno.

2 commenti:

  1. Sarinaaaaaaa...se dici così mi vien subito voglia di partire!!! ;) E' proprio in questi posti che ci si sente liberi, nello spirito e nel cuore! Good luck bella ;)

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  2. bellissima, quanto e' vero!!! :)
    un bacione

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"I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi."