Un anno a colori

E' stato un 2012 a colori, colori diversi, a volte intensi, 
talvolta sfumati, sbiaditi o brillanti. 
Son mancati il candore della neve e i colori intensi degli alberi d'autunno. Quest'anno si e' riempito dell'azzurro del cielo e delle mille sfumature dell'oceano, delle strade di terra rossa e di distese verdi. Colori che cosi' limpidi e vivi non li avevo visti mai. Si e' riempito di un sole che scalda e illumina l'anima e regala albe e tramonti mozzafiato. 
Si e' colorato con le tinte dell'amore, dell'amicizia, della speranza, della nostalgia, della liberta' e di un sogno diventato realta' :)

E questa sera si colorera' di tutti i colori dei fuochi d'artificio di Sydney :)

Colorati come i colori dell'arcobaleno vi mando i miei piu' cari auguri di una buona fine e di un migliore inizio! 

Con affetto,
Sara








10 mesi d'Australia!

Oggi spengo un'altra candelina immaginaria, mentre mi scorrono davanti agli occhi le immagini di tutto questo tempo passato quaggiu', una sequenza infinita di cartoline, sguardi, abbracci, saluti, promesse. In dieci mesi di cose ne sono successe tante, come tutti ho avuto i miei alti e bassi, i periodi di fortuna sfacciata e quelli in cui tutte le porte sembrano chiuse a doppia mandata, ma il bilancio continua a rimanere positivo. 
L'Australia continua a conquistarmi, mentre penso che un anno non basta a esplorarla tutta! Perche' poi non c'e' solo l'Australia, qua vicino ci sono anche la Tasmania e la Nuova Zelanda... e poi un po' tutta l'Asia: Indonesia, Filippine, Thailandia, Laos, Vietnam, Cambogia e India. 
La richiesta per il secondo visto e' ancora sotto processo, mi e' stato concesso un visto temporaneo che mi permette di rimanere in Australia oltre l'anno finche' non arriva la risposta affermativa o negativa del governo; questo visto pero' scade se lascero' il Paese, quindi se intendo farlo, devo spendere ancora qualche soldino per chiedere un altro visto che mi consenta di rientrare nel Paese. La burocrazia non scherza nemmeno qui ed e' meglio essere sempre informati per evitare spiacevoli sorprese.
In questi giorni, visto anche un problema sorto col biglietto del ritorno, penso... faccio e disfo piani alla velocita' della luce! A volte mi spiazza avere davanti tante possibilita' e sapere che alla fine forse nessuna e' migliore di un'altra. L'unica cosa certa e' che non voglio rimanere a vivere qua per sempre e che quel che mi resta lo vorrei esplorare solo con uno zaino in spalla e qualche compagno di viaggio, senza il pensiero di dover trovare un lavoro. Poi c'e' un'infinita voglia di casa con cui fare i conti, complice in questi giorni soprattutto il Natale e le belle news che mi arrivano dall'altro emisfero!
Il posto migliore per pensare, ora che il sole e' tornato a farci visita, e' come sempre la spiaggia: le onde si infrangono incessantemente sulla riva, il sole splende alto in cielo, i pensieri scorrono e diventano leggeri!

Scende la pioggia...

...e manda in fumo i nostri piani di un Natale all'aperto per adeguarci alle tradizioni, ma soprattutto per allontanare la malinconia che inevitabilmente un po' e' arrivata assieme a Babbo Natale! E cosi', invece che passarlo in bikini e flip flops, abbiamo addosso una felpa e siamo sotto a un tetto: piove quasi ininterrottamente da ieri sera, con qualche tuono e 18 gradi... quelle cose che in Australia non ti aspetti piu' di tanto! A Melbourne, Darwin e Perth invece fa bello, mi dicono i miei fedeli inviati!

Il piano b e' stato comunque all'altezza di un Natale Down Under: una cena per la vigilia con pasta all'amatriciana e due chiacchiere coi vicini australiani che ci hanno invitati in giardino per un drink dopo cena (annullato causa maltempo). Colazione non proprio mattiniera mentre Babbo Natale svuotava il sacco dei doni. Pranzo in compagnia con tramezzini e pasta al forno; caffe', rotolo di cioccolata e frutta, smoothies per il pomeriggio. Un film non troppo impegnativo e adesso speriamo che la pioggia ci dia tregua cosi' usciamo a fare due passi sul lungo mare. 

"Questo è il programma di massima se poi ci sono variazioni siamo pronti ad adeguarci."  mi ha scritto la mia mamma raccontandomi i preparativi per il loro Natale e credo che quello sia proprio il trucco (soprattutto qua nella patria del 'Take it easy' e del 'se la vita ti da' limoni, fai una limonata!') ! L'unico programma che spero non cambi e' una videochiamata con tutta la famiglia riunita, cosi' mi sembrera' di essere un po' li'!

E poi speriamo di rifarci a Capodanno, non puo' mica piovere per sempre, no?!?





Natale australiano

Immaginatevi di essere in Italia in piena estate, a Ferragosto ad esempio, che da noi e' festa. Le scuole sono chiuse, gli uffici anche. Immaginatevi di essere in vacanza al mare, canotta e infradito d'ordinanza, coi ritmi brasiliani tipici di ogni vacanza che si rispetti e dosi abbondanti di crema solare. Fa caldo, c'e' tanta gente, la spiaggia e' affollata. Ora pensate solo che invece che essere il 15 d'agosto sia il 25 di dicembre: voi lo sentireste lo spirito natalizio??? Noi ci stiamo provando, ma nulla...! E poco cambia se qualche albero e' addobbato, se in centro c'e' un grande albero di Natale, se tra le palme 
(t r a  l e   p a l m e !!!) sventolano gli striscioni con scritto 'Merry Christmas', se nei negozi vendono i berretti di Babbo Natale e accessori vari... e se in giro per le strade si trovano Babbi e Babbe Natale! C'e' anche qualche lucina, ma siamo in piena estate e comincia a fare buio alle otto, non prima. 
Questa mancanza di spirito natalizio e' data anche dal fatto che siamo tutti lontani dalle nostre famiglie ed e' immancabilmente assente la corsa ai regali d.o.c. a cui solitamente siamo abituati. 
Sara' per tutti un Natale diverso dal solito, noi abbiamo organizzato un pic nic sulla spiaggia, adeguandoci alle usanze del luogo... e poi aspetteremo Babbo Natale che udite udite, qua arriva via mare su un gommone!

Vi lascio qualche foto per rendere meglio l'idea, mentre osservando il segno dell'abbronzatura vi auguro un
FELICE NATALE !!!



Albero di Natale a Sydney

Albero di natale fatto con tubi di metallo e piante grasse 
Striscioni e stelle
                                  



Albero di Natale a Martin Place, Sydney



Arrivo col gommone io!!!

Tra le palme


Addobbi natalizi


Col vento le ruote girano!

Il tutto fatto con materiale riciclato
Anche le auto son addobbate!


Libera

E' quasi il tramonto, e' stata una calda giornata di sole e mentre ci godiamo la vista della casa dell'opera, del porto e dell'imponente ponte, la signora accanto a me sulla panchina mi chiede cosa mi ha portata fin qua. La risposta arriva immediata, non ci devo pensare a lungo, perche' ricordo esattamente quel che per me era l'Australia prima di partire: la liberta'. La liberta' di chi e' venuto qua e l'ha girata in lungo e in largo, respirando l'immensita' mentre percorreva le strade di terra rossa di questa terra bruciata dal sole. La liberta' di una natura sconfinata che ti fa sentire piccolo, ma ti riempie l'anima. La liberta' di uno sguardo che si perde all'orizzonte e quando l'orizzonte e' il mare si immaginano terre lontane. La liberta' di un sole che splende e ti contagia con la voglia di fare, di uscire, di stare all'aperto. Poi in Australia ci sono arrivata e la liberta' l'ho assaporata, vissuta, amata. Qua ho trovato la liberta' di essere se stessi, di avere uno cento o mille tatuaggi, i capelli viola o verdi, un piercing o una collezione. La liberta' di sognare senza paura, perche' qui qualcuno i propri sogni li ha realizzati, ed erano sogni di una vita. La liberta' di girare a piedi scalzi, come si fa da bambini. La liberta' di seguire le proprie passioni, soprattutto quella che ti porta a cavalcare le onde su una tavola. La liberta' di lasciar volare i propri pensieri mentre di notte si guarda un cielo incredibilmente stellato. La liberta' di vivere, a volte, senza orari. La liberta' di non doverti preoccupare troppo se hai lasciato la porta di casa aperta, perche' c'e' chi della porta non ha nemmeno le chiavi. La liberta' di potersi spostare non avendo radici.  

E la paura di non riuscire piu' a vivere senza.

La libertà è come la poesia: non deve avere aggettivi, è libertà. (E. Biagi)


Sogno di un pomeriggio d'inizio estate


Ci sono momenti in cui si sogna ad occhi aperti... momenti in cui la realta' non ci piace e vogliamo fuggire lontano, almeno con il pensiero. Le citazioni sui sogni sono innumerevoli e questo mi fa credere che siano una componente importante, se non essenziale, della nostra vita. Tra le mie preferite:

Tutto l'universo cospira affinché chi lo desidera con tutto sé stesso possa riuscire a realizzare i propri sogni. P. Coelho


Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni. 
E. Roosevelt

Uno dei sogni ricorrenti, la via di fuga preferita di ogni lavoratore insoddisfatto, e' solitamente aprire un baracchino su una spiaggia, possibilmente in quei posti che solo a nominarli fanno sognare! Questo solitamente rimane un desiderio irrealizzato, infatti anche chi potrebbe permettersi di farlo, magari ormai pensionato, non lo fa per tutte le implicazioni che questo comporterebbe. Eppure una via di fuga ci vuole sempre, per farci stare bene, per farci stare meglio. 

Ieri ho sognato di nuovo, a occhi apertissimi! Non proprio un baracchino su una spiaggia brasiliana, ma simile! Un progetto che inseguo da tempo, anche con la mia famiglia. Qua sto raccogliendo spunti ed esperienza, ma ogni volta che ci penso mi rendo conto di quanto servano tempo, energie, ma soprattutto risparmi. Ad ogni modo, quel che conta e' il perche' l'ho desiderato fortissimamente!!!

Sono alla ricerca di un lavoro, la stagione estiva e' iniziata, tutto si puo' essere fuorche' choosy in un momento cosi'. Alle undici avrei avuto un colloquio con un kebabbaro e una prova in un take away greco, pollo&pasta. Ho scelto il secondo. Mi presento in anticipo, mi danno una maglietta nera sbiadita con due macchie d'olio ben visibili. Mi vengono velocemente spiegati il banco e la cassa, poi arriva un ragazzo australiano, anche lui in prova. Li sento parlare di me e la preferenza ricade nettamente su di lui "perche' sai, conosce questo tipo di cibo meglio di te essendo di qua. Per favore puoi andare in cucina?"
Vado quindi nelle retrovie dove un altro ragazzo australiano sta battendo i petti di pollo e lo aiuto e intanto ce la chiacchieriamo, cosi' ci passa meglio. Finito questo, lui prosegue con la marinatura della carne, io mi sposto e aiuto il signore in cucina: preparo le patatine fritte e tosto il pane. Dopo un po' mi rimandano fuori a prendere panini e patatine, metterli nelle borse di plastica e consegnarle ai clienti. Non c'e' tanta gente, ma il signore e' agitato e corre come un pazzo. Quando si accorge che si e' dimenticato di mettere del chilli in due kebab gia' arrotolati e imbustati, vi lascio immaginare i santi che son scesi dal paradiso!!! Impassibile procedo con la mia nuova mansione e con un sorriso saluto chi se ne va col pranzo in borsa. 

Passa poco tempo e sento il signore e la signora (marito e moglie greci) che in cucina discutono, in greco. Dopo poco il signore mi chiama e mi dice che per quel giorno avevo finito, che mi avrebbe voluta di piu' al bancone perche' non ha capito se so prendere gli ordini oppure no e per loro questo e' di fondamentale importanza. Lo guardo allibita, indecisa se tirargli una testata o mandarlo a quel paese. Gli dico che ho fatto semplicemente quello che mi e' stato chiesto di fare. 
Si chiude cosi' per me la prova piu' breve della storia, nemmeno due ore e un evasivo "ti richiamo domani, non oggi, perche' oggi devo fare i turni."

Esco di li', mentre cammino l'autostima cerca di infilarsi sotto le suole delle scarpe, per quanto cerchi di convincerla che forse non sei tu il problema. Ti senti delusa perche' comunque ci avevi sperato, anche se poi la realta' e' stata peggiore di come l'avevi immaginata. 

E' una bella giornata di sole. Recupero le forze per consegnare qualche altro curricula, poi mi dirigo verso la spiaggia. E li comincio a sognare.





Servire Alcoolici RESPONSABILMENTE...!

Ecco una delle leggi australiane: tutti coloro che per lavoro servono alcool al pubblico, devono prima fare un corso apposito. Un corso diverso da stato a stato, perche' le regole sono leggermente diverse. Un corso che qua costa $120. Un corso che quando dici che lo devi fare, tutti, ma proprio tutti ti dicono: "In pratica al corso ti spiegano che non puoi servire alcool a una persona ubriaca". 

La giornata e' iniziata alla Bridget Jones! Arrivo a Sydney con il traghetto, mi dirigo di buona lena dove fanno il corso, scarpinando per mezz'ora e dovendomi fermare in farmacia perche' le scarpe quel giorno han deciso che dovevano farmi male, benche' non siano nuove. Trovo il palazzo e gia' mi faccio notare perche' entrando in ascensore urto la persona di fianco a me. Poco dopo la ritrovo, e' l'insegnante del corso... ma non del mio corso!!! Come sempre ascolto le indicazioni per meta', cosi' mi siedo nella stanza sbagliata e inizio a compilare un modulo, accorgendomi poi che si tratta di un corso di Primo Soccorso (che sicuramente sarebbe stato piu' utile!) Mi dirigo poi nell'aula giusta dove ad attenderci c'e' un ragazzo di origini italiane. Seguono cinque ore di corso con spiegazioni,  video e giochi di ruolo in cui ci viene detto, sottolineato e ribadito che non puoi assolutamente servire una persona sotto l'effetto di sostanze alcooliche, droga o medicinali. Non solo. Ti devi prendere cura di lei o di lui, offrirgli un bicchiere d'acqua e chiedergli di chiamare un taxi o un amico per assicurarti che arrivi a casa salvo (perche' sano gia' non lo e' piu'). Qui la legge s'ingarbuglia, perche' appunto una persona sotto l'effetto di qualsiasi sostanza non puo' stare all'interno del locale, ma deve comunque rimanerci il tempo necessario perche' qualcuno la venga a recuperare. Insomma, se qualcuno si prende una sbornia, sono anche un po' affaracci tuoi, questa e' la questione. 

Il tutto nasce dal fatto che in Australia si beve un sacco. E' un fattore culturale. L'Australia e' il continente con la maggiore percentuale di drinkers al mondo. Nessuno si scandalizza se chiami il capo dicendo che non vai al lavoro perche' hai un hangover in atto (= postumi della sbronza). Questa cultura alcoolica costa al governo 7 miliardi ogni anno per coprire le conseguenze di chi beve irresponsabilmente. Per questo chi vende e serve alcoolici e' costretto a fare questo corso. E' un tentativo di ridurre i danni e per questo vengono adottati tutta una serie di altri accorgimenti (bottiglie di plastica dopo una certa ora, uscite razionate dai clubs, macchinette per controllare il tasso alcoolico che pero' ci dicono essere poco accurate). Che poi mi dico, e' evidente che qualcosa in questo sistema non funziona, perche' soprattutto nel fine settimana la sera le citta' sembrano in uno stato di guerriglia: gente che litiga, gente collassata per la stada, gente che vomita l'anima, bicchieri e bottiglie rotti.  

Confermo quindi quanto tutti dicono riguardo al corso, niente di piu', niente di meno. 

E rido alla battuta di un amico che mi dice: "Ma lo sanno che tu non puoi bere responsabilmente?" ricordando le nostre pazze serate universitarie! Niente a confronto del devasto che si vede qua e per questo sicuramente molto piu' divertenti...!


7 sotto un tetto!

La formazione non e' ancora al completo, ma forse presto lo sara'! 
Sono tornata a Sydney, vivo a Manly, a nord di Sydney, a due passi dalla spiaggia. E mi piace. Mi piace il posto, mi piace l'atmosfera che si respira, non sembra nemmeno di essere in una grande, grandissima citta'. Qua siamo lontani dal via vai e dalla confusione del centro, pur essendoci un sacco di vita. Usciamo di casa, due passi e siamo sul lungomare: una spiaggia sempre affollata di gente che prende il sole, gioca a beachvolley, fa sport. Un mare pieno di surfisti, a ogni ora del giorno. 
La nostra casa e' proprio bellina, pulita, in ordine. Da una parte una stradina tranquilla, dall'altra parte un parco e un fiume, dove c'e' sempre un bel via vai di biciclette, passeggini, gente che passeggia o si allena. 
Al momento siamo in 6, 4 ragazze e 2 ragazzi; 3 stanze, una cucina, un salotto, un bagno! Ci siamo sistemati bene e stiamo bene. Ognuno con la sua vita, lavoro, lavoretto, ricerca lavoro. Orari diversi, strade diverse che pero' s'incontrano la sera davanti a un piatto di pasta o delle verdure gratinate.  

Speriamo vada sempre cosi' :)




"I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi."