Uomini, giu' le mani.

Oggi sono arrabbiata. Arrabbiata con chi usa la violenza. Arrabbiata con tutti gli uomini che "o mia o di nessun altro". Arrabbiata con chi non accetta la fine di una relazione. Arrabbiata con gli omicidi "passionali", dove non c'e' passione, ma debolezza. Arrabbiata con chi ci vuole a tutti i costi, in una strada buia, senza dolcezza. Ho gli occhi pieni di lacrime, un misto di tristezza, rabbia, paura, sconcerto. 
Venerdi' sera, una ragazza esce coi colleghi, in un quartiere tranquillo della citta', passano la serata in un bar che si affaccia sulla strada principale, ben illuminata. Verso le 1.30 saluta tutti e decide di tornare a casa, poco distante, una decina di minuti a piedi. S'incammina da sola e questa e' l'ultima immagine che abbiamo di lei: poco lontano dal bar, le videocamere di un negozio da sposa la riprendono mentre s'imbatte in un ragazzo con una felpa col cappuccio blu. Lei si ferma, sembrano dirsi qualcosa, poi procedono nella stessa direzione. 
Oggi, davanti a quel negozio e alla chiesa poco distante, una distesa di fiori e di gente che in silenzio si raduna, accende un lumino, lascia una preghiera. 
Jill aveva 29 anni, era una splendida ragazza irlandese, sposata. Quella notte non e' ritornata a casa, perche' sulla strada ha incontrato colui che l'averebbe rapita, stuprata e uccisa. Quel ragazzo con la felpa blu, 41 anni, 4 figli da due relazioni ormai terminate, un ragazzo normale, con la fissa della palestra, che pero' negli ultimi mesi sembra avesse infastidito piu' di una ragazza. 

Questa sera ho visto i fiori, persone raccolte in preghiera, occhi lucidi; sono tornata a casa col cuore gonfio. E' successo a due passi da casa mia, poteva succedere ovunque e a chiunque. E tutte, adesso, ci sentiamo meno sicure.
Uomini, giu' le mani. 







...e siamo a quota 7!!!

Un altro conteggio, un altro mese passato, un altro giorno da festeggiare con qualcosa di speciale (al momento l'ipotesi piu' probabile e' la versione australiana di un vivin C effervescente visto che sono a letto con l'influenza!)
Se fino al quarto mese il tempo e' passato in maniera ragionevolmente veloce, da quel momento in poi mi sembra di essere su un treno in corsa!!! Si avvicina la fine del mese, mi imbatto in un altro 27 e non me ne capacito: ma come si fa a rallentare un po'???
Tra dieci giorni la mostra per la quale so lavorando finisce, poi ci sara' qualche bella giornata dedicata a impacchettare tutto quanto e poi... non ho ancora deciso. Ero piu' che mai decisa a riprendere il viaggio e spostarmi verso nord, tutti mi dicono infatti che Byron Bay, la Gold Coast e Brisbane sono dei posti splendidi; quest'isola e' immensa e cosi' diversa da una parte all'altra che ce n'e' per tutti i gusti e ho ancora cosi' tanto da vedere! I miei piani iniziali erano vivere quattro mesi in ciascuna delle principali citta': Melbourne, Sidney, Brisbane e Perth. Dopo sette mesi sono invece ancora in Victoria, la regione piu' piccola dell'Australia, e ho visitato una piccola parte del South Australia. 
Credo sia normale che i piani cambino una volta intrapreso il cammino, perche' ogni viaggio e' fatto anche di sensazioni, emozioni, incontri che inevitabilmente influenzano (o stravolgono!) le nostre scelte. Parlando con le persone incontrate, consultando guide e blogs, ho capito che Sidney non e' la citta' che fa per me, ma sicuramente andro' a visitarla; stessa cosa per Perth, che probabilmente non e' la mia citta' ideale, ma sarei rapita da tutte le bellezze che la circondano. Bandiera verde invece per Brisbane e Byron Bay e un po' tutta la Gold Coast (solo il nome, personalmente, mi fa sognare!) :) 
Poi ci sono la Tasmania e la Nuova Zelanda, non c'e' persona che non me le abbia consigliate! 
In questi mesi e' nato forte il sospetto che piu' si viaggia e piu' si viaggerebbe, perche' ogni posto ha il suo fascino, la sua storia, i suoi abitanti e qualcosa di speciale; ciascuno poi ha le proprie preferenze, ma non credo che sulla terra esistano posti che non siano belli e non meritino una capatina. 
Cosi' intanto penso a cosa fare e mando qualche curricula qui a Melbourne, visto che la citta' mi piace, ho trovato una bella casina dove stare, ho qualche amico e sono vicina al mio angolo di paradiso (la farm dove sono stata per oltre due mesi). Nel frattempo sono in attesa dell'esito della domanda per il prolungamento del visto, anche quello fara' la differenza nel proseguimento dell'avventura, cosi' come spero non ci siano altri "barattoli di miele" capaci di alleggerire significativamente le finanze...! Se questo sara' l'imprevisto peggiore del viaggio, posso comunque ritenermi fortunata.
Vista la giornata di riposo forzato, potrei anche dedicare un po' di tempo alla ricerca di qualcosa di speciale per il giorno del mio compleanno: manca infatti meno di un mese a un altro giro di boa @_@



Questo e' il mio preferito e l'ho votato e se non vincero' il viaggio in Thailandia 
spero almeno mi porti un po' di fortuna, con la sua proboscide rivolta verso l'alto!
 Dovete infatti sapere che in meno di dieci giorni siamo riusciti a rompere tre specchi in casa...!!!

La geografia? Un optional!

Le mie lacune in geografia sono infinite e non c'e' verso di porvi rimedio. Quando sono a casa, prima ancora di aprire l'atlante, consulto mamma e papa'! Quando sono a spasso per il mondo, benedico Google Maps. Per la mia generazione il fenomeno e' abbastanza diffuso, ma oggi ho avuto di che consolarmi parlando con un signore sulla cinquantina. 
Ero in trasferta all'Information Point di Melbourne. Qui uno dei discorsi rompi-ghiaccio, molto piu' del tempo, e' la provenienza. Questo il nostro scambio:

"Da dove vieni?"
"Dai, indovina!"
"Dall'Europa."
"Si."
"Europa... mmm... dammi un indizio!"
"Europa del sud."
"Egitto!"

E un suo collega alle spalle: "No, quello e' a sud dell'Europa, non nell'Europa del sud!!!"


Fratelli d'Italia?

Come sempre agli ultimi arrivati aspettano i lavori piu' scomodi, nel mio caso la frase si traduce con... TELEFONATE e VOLANTINAGGIO!!! Con le prime non e' andata cosi' male anche perche' erano tutte rivolte a testate e enti italiani, quindi questo mi ha aiutata. Il volantinaggio mi mette invece sempre a dura prova, perche' non e' quel volantinaggio "passivo" di chi si mette all'angolo della strada e ti allunga il volantino, no: perlomeno la frasetta "Posso lasciarle un volantino sulla mostra ...?" e' d'obbligo. Quando poi si tratta di regalare qualche biglietto la situazione si complica perche' bisogna avvicinare le persone, spiegare chi-cosa-dove-quando-perche' e proporre lo sconto. Fortunatamente gli inglesi (= australiani) sono generalmente gentili, molto gentili e credetemi, che questo sia spesso solo di facciata in queste situazioni non importa!!! 
Oggi il giro di volantinaggio prevedeva il quartiere italiano di Melbourne: bar, ristoranti, pizzerie e negozi. Non e' andata malaccio, ma pensavo meglio. 
A sera inoltrata, queste le considerazioni finali riguardo agli italiani incontrati: o gentilissimi e chiacchieroni dopo aver scoperto che lo Stivale ci accomuna, o cafoni di prima categoria... niente vie di mezzo!!! 




Quando il portatile e' tutto (o quasi!)

20 giorni senza portatile = 20 giorni: 
- senza musica, la colonna sonora di ogni rientro a casa, dei risvegli dai ritmi brasiliani nei giorni off, il miglior antidoto contro i momenti no
- senza film, quelli che mi piace guardare la sera prima di andare a letto, soprattutto se di buona qualita'
- senza carrellate di foto, piu' o meno recenti, da guardare, modificare, postare
- senza pagine Word, dove appunto gli spunti per il blog
- senza Internet (Facebook, emails, la lettura di qualche quotidiano, le videochiamate o chattate su Skype, ma anche l'accesso al conto in banca, le info su quella mostra che vorrei andare a vedere, una sbirciata agli altri blog per prendere spunti sui prossimi viaggi)

Certo a molte di queste cose si puo' ovviare, facendo ad esempio una capatina all'agenzia viaggi dove si puo' navigare gratuitamente, MA i computers non hanno alcun tipo di antivirus e tutti i dati sulle chiavette vanno irrimediabilmente persi e le nostre password chissa' chi se le prende. 

Insomma, rivoglio il mio portatile e prometto che ne faro' un uso consapevole, lontano da ogni tipo di liquido o sostanza appicicosa, soprattutto lontano dai barattoli di miele: ancora non e' chiara la dinamica per cui il mio portatile ne sia stato inondato... abbiamo pero' la certezza che solo l'intervento di Winnie the Pooh puo' fare il miracolo!!! 



"I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi."