Sydney, la signorina col vestitino estivo

Quanto mi e' piaciuta Sydney? Tanto, davvero tanto. Sono arrivata di mattina presto e ancora sonnecchiando ho cominciato a girarla col naso all'insu', vista l'altezza dei grattacieli! Dalla stazione centrale mi sono diretta prima in ostello e poi verso l'Harbour Bridge e l'Opera House... e quando me li sono trovati davanti sono rimasta a bocca aperta: che splendore!

Il ponte e' grandissimo, imponente, collega le due rive nel loro punto piu' stretto e sopra ci passano la ferrovia, una strada a non so quante corsie, una corsia per i ciclisti e una per i pedoni. Ai piedi di uno dei pilastri del ponte si trova The Rocks, il primo insediamento europeo, un tempo rifugio di marinai e galeotti, un posto squallido, dove il numero dei bordelli eguagliava quello dei bar; pur essendosi traformato, un tocco di storia e' ancora presente negli edifici di mattoncini rossi e negli alberi delle navi, ora ornamento.

L'Opera House, sulla destra, si erge imponente su un'altra estremita' del porto, circondata da turisti che l'ammirano e l'immortalano. Le sue forme si rifanno alle vele bianche di uno yacht che attraversa il mare (o come dicono alcuni locali, un congresso di tartarughe). Proseguendo la passeggiata, si arriva al giardino botanico e superando un'altra insenatura, le icone di questa citta' possono essere ammirate assieme, l'una accanto all'altra. E poi c'e Bondi Beach, una delle spiagge piu' conosciute e quando ci arrivi capisci il perche': un'ampia insenatura, sabbia chiara, acqua cristallina, surfisti; ricchezza da una parte, natura dall'altra. La costa e' poi un continuo susseguirsi di vere e proprie opere d'arte create dall'oceano col suo incessante movimento: scogli a picco, rientranze e sporgenze, rocce arrotondate. Ho attraversato tre diverse spiagge e su ognuna ho contato un numero incredibile di surfisti che aspettano pazientemente le onde e nuotano, nuotano, nuotano lontano dalla riva, senza paura.

Sydney e' cosi', la citta' che tutte le altre citta' australiane amano odiare, forse perche' tutte vorrebbero essere come lei: baciata dal sole, sofisticata, sicura di se'. Mi piace pensarla come una signorina con un abitino estivo, leggera e attraente nella sua spensieratezza.



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"I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi."