Canberra, ma che bella sorpresa!

Canberra non era nei miei piani. I giudizi poco convinti di chi ci era gia' stato mi avevano convinta che fosse solo la capitale politica, una citta' costruita a tale scopo e senza nulla da vedere al di la' del Parlamento. Poi un giorno nei miei giri ho incintrato un ragazzo che ne e' rimasto affascinato: mi ha parlato di una citta' piena di arte, di gallerie, immersa nel verde. Da allora l'ho riconsiderata e complici 3 giorni liberi, il bisogno di staccare, l'inesaurubule voglia di esplorare, l'ho visitata. E mi e' piaciuta, proprio tanto. 



















E' una citta' piccola, tranquilla e molto ordinata. La sua costruzione e' stata attentamente pianificata: mi ha ricordato molto le citta' che da piccoli si costruiscono coi Lego, dove nulla e' fuoriposto, nemmeno i fiorellini. E divisa in due parti da un lago che l'attraversa e la circonda: da una parte il centro abitato e le attivita' commerciali, dall'altra le sedi del vecchio e nuovo Parlamento, la biblioteca, le gallerie d'arte, i giardini, le ambsciate, le ville. Il tutto immerso in un'atmosfera di serenita' e pace. 













Durante il giorno non s'incontra molta gente, sembra che siano tutti al lavoro; non c'e' la miriade di turisti che ho incontrato a Sydney, Melbourne, Adelaide. La sera invece si anima, la gente passeggia sul fiume e si lascia incantare dalle facciate dei palazzi illuminati.  Enlight Canberra 





Canberra merita una visita solo per la galleria d'arte, il cui ingresso e' tra l'altro gratuito. 
Ad accogliere i visitatori uno dei quadri con le Ninfee di Monet; poco piu' avanti alcuni dipinti e studi di Picasso; le linee astratte di Kandinsky e si suoi colori rosso, giallo e blu a far volare la fantasia; una natura morta di Morandi e uno dei vasi di E. Sottsass, che ho avuto il piacere di incontrare anni fa al MART di Rovereto, dopo aver a lungo vigilato sulle sue preziose sculture. 




Un'altra sezione del museo e' dedicata all'arte del sud-est asiatico (Birmania, Cambogia, Indonesia, Laos, Malasia, Filippine, Tailandia, Vietnam e Taiwan). Una collezione di sculture, monili, statue di divinita' tra i quali colpisce un Cristo crocifisso d'avorio, fatto in India nel corso del 18mo secolo, quando era una colonia portoghese. 
Accanto una mostra dedicata all'arte di Vanuatu (una miriade di isolette a est del Queensland): si trovano tutta una serie di sculture, ciascuna delle quali ha un significato preciso per la comunita' che l'ha creata, portatrice di un significato costruito nel corso dei secoli. Qui ho visto i totem, i copricapi e i cimeli che solitamente vediamo nei documentari. Kastom: l'arte di Vanuatu 

Fino a giugno la National Gallery of Australia celebra anche un'artista australiana, Jessie Traill, con la mostra Stars in the river: le sue stampe spaziano dall'ambiente rurale a quello urbano, sia europeo che australiano. Stras in the River, J. Traill 

Poco distante la National Portrait Gallery che merita una capatina anche se non si e' appassionati di ritrattistica. Tanti volti, tutti diversi, alcuni molto particolari: Ritratti
Fino ad aprile in mostra anche due ritratti della regina Elisabetta: The Queen

Cosi' questa citta' mi ha piacevolmente sorpresa. 
E quando lo racconto, chi ci e' stato mi guarda incredulo!

1 commento:

  1. Ciao Sara ho letto diversi tuoi post! ho scoperto il tuo blog grazie ad Aldo Mencaraglia di Italians in fuga! sono a Melbourne da un mese e ho trovato tutto grandioso, tranne il fatto che in un mese non sono riuscito a trovare una camera fissa per cominciare a pianificare tutto, lavoro etc. (io sto cercando infatti tramite il working holiday visa di passare il prima possibile a un working visa sfruttando la mia laurea, per poi passare a un visa permanente), quindi almeno inizialmente viaggiare mi interessa relativamente ed è quello che ho cercato di fare capire a tutti gli inquilini delle case che ho visto, ma il più delle volte sono risultati diffidenti.
    Essendo passato un mese mi trovo un po scoraggiato e deluso nel vedere solo soldi partire nel tentativo di cercare una casa, quindi sto pensando di giocarmi subito la carta della farm per i famosi 88 giorni, così da mettermi al sicuro il 2° anno di visto, se non fossi ancora riuscito nel primo a passare a quello lavorativo!
    Ti volevo quindi chiedere se eri ancora in contatto con quelle persone della Farm vicino melbourne, che da quello che ho letto sono stati per te una seconda famiglia e uno splendido inizio per il tuo australianno!
    Detto questo spero di leggere ancora tuoi nuovi post!
    la mia email è jacopo4au@gmail.com
    Ciao Jacopo

    RispondiElimina

"I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi."