Pelle di luna

Da sempre amo il sole, l'estate, il caldo... ne sono naturalmente attratta! Appena esce un raggio di sole, esco anch'io (quando posso ovviamente!) Durante la permanenza in Inghilterra, dove il sole a volte proprio si dimentica di illuminare quell'isola, a volte mi capitava di arrivare in ufficio e fuori era una giornata bellissima: fortissima era la tentazione di lasciare un messaggio sulla scrivania: "Per ogni cosa mi trovate sulla spiaggia qua vicino!" Sicuramente uno dei fattori che mi ha portata fin qui e' stata anche la possibilita' di poter vivere sempre al caldo, volendo, in canotta ed infradito... si puo' girare l'Australia senza mai incontrare l'inverno! Melbourne, in questi giorni di (fine?) estate, ci sta regalando delle giornate splendide, senza nemmeno una nuvola all'orizzonte, ottima compagnia per i viaggiatori, maggiori introiti per le agenzie che organizzano viaggi ed escursioni, incentivo al buonumore per chi come me e' leggermente metereopatico! Non ho la pelle di luna, d'estate come tutti gli amanti del sole e della spiaggia, due tonalita' si alternano: "panna&fragola" (ai primi soli, quando armati di costume e sempre troppo poca crema solare si sta al sole tutto il giorno e si rientra a casa color aragosta) o "panna&cioccolato" (quando invece la pelle diventa dorata e sempre piu' scura e sempre piu' marcato il segno del costume!)
Ma non per tutti e' cosi'... non tutti sono delle lucertule... soprattutto, l'ho capito bene solo qui, chi viene dall'Asia. Anche il sole rientra tra i fattori culturali. In ostello ci sono una ragazza di Taiwan e una ragazza koreana; usciamo spesso assieme e noto che cercano l'ombra e sono sempre coperte... e la sera e' uso comune una maschera per il viso sbiancante. Mi hanno raccontato che nei loro paesi d'origine quando c'e' il sole escono con l'ombrellino perche' non vogliono che la pelle si scurisca e usano molto le creme a protezione totale. Una delle due ragazze non sta mai nemmeno in maniche corte perche' non si sente a suo agio e non e' sua abitudine. Dai racconti di qualche viaggiatore ricordo che questo voler avere la pelle chiara e' un fattore di classe: permette di differenziarsi da chi fa i lavori al'aria aperta, giudicati sempre i lavori piu' umili, in particolare da chi lavora nelle piantagioni, il cui segno distintivo e' infatti la pelle abbronzata!
Una delle due ragazze non e' certo partita alla sprovvista: sta cercando lavoro nella raccolta stagionale e mi ha mostrato due paia di maniche di cotone molto leggero, con una parte di tessuto che copre anche il dorso della mano, 
cosi' da non scurirsi mentre lavora. 
La pelle di luna la vogliono mantenere anche qui, nel paese delle spiagge, del sole e della vita all'aria aperta!



 PS: ritengo doveroso ringraziare la mia amica Cla per le espressioni "panna&fragola"-"panna&cioccolato", 
colonna sonora delle nostre giornate sulla spiaggia di Misano: suo il copyright!

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"I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi."