"Pronti", attenti, via!!!


Alexandra, 21 aprile 2012

Un’altra avventura sta per comiciare. Ho lavorato 18 giorni in questo piccolo angolo di paradiso e poiché la matematica non è un’opinione, mi rimangono ancora 70 giorni di lavori forzati in campo agricolo, dopodiché chiederò che il mio visto venga prolungato. La prossima fermata è un’azienda agricola che si trova più o meno dalle parti di Adelaide, a  470km da Melbourne. Impiegherò una giornata intera per arrivare e arrivata all’ultima fermata, mi verranno a prendere. Questo lavoro l’ho trovato tramite uno degli ostelli in cui sono stata: un annuncio sulla bacheca e una mia email che è rimasta inascoltata per circa 10 giorni. Quando ormai la raccolta olive era un pensiero lontano, 
ecco che arriva la telefonata.
Manca poco ormai e visto che questo posto comincia già a mancarmi, parto proprio all’ultimo: una notte di ostello a Melbourne (tappa obbligata, non potrei arrivare là altrimenti!) e poi via per un viaggio lungo 8 ore. Questi giorni sono stati un susseguirsi di piani a e piani b e piccoli preparativi per la partenza. La cosa principale è stata il recupero di un sacco a pelo: sono diventata cliente assidua dell’OPPortunity SHOP del paese, dove mi sono recata ogni giorno nella speranza che qualche backpacker avesse lasciato il suo sacco a pelo in eredità (vi prego non inorridite sulla questione igienica!) Non essendo questo accaduto, abbiamo pensato che forse potevo comprare una trapunta e un copritrapunta a poco prezzo (si, sempre all’Opp Shop!) e poi depositarle lungo la via una volta finita la stagione delle olive. L’altro piano era l’acquisto di una coperta matrimoniale da cucire a mo’ di sacco a pelo. Ieri pomeriggio nel negozio delle opportunità avevano una coperta che poteva fare al caso mio; ho parlato con le gentilissime volontarie del più e del meno e anche della necessità del momento; ho pensato che la notte avrebbe portato consiglio e così ho detto che sarei ripassata, ma mi hanno presa in contropiede dicendo che la coperta era mia per soli 3 dollari e così l’ho comprata e in realtà l’ho pagata un solo dollaro! L’ho trascinata fino a casa e passo dopo passo ho pensato che forse il magico acquisto pesava troppo per essere infilato in valigia e trascinato fino a destinazione. Così oggi sono andata al negozio delle cose da campeggio e ho comprato un sacco a pelo nuovo di zecca (così azzeriamo anche i problemi igienici, no?) E’ leggero e compatto e sono quasi sicura che riuscirà a starci in valigia, assieme alle altre 5 maglie e magliette che sono riuscita a comprare (indovinate un po’ dove...!) 

La valigia è sempre più piena e sempre più pesante... soprattutto di amicizie, esperienze, momenti da ricordare; non so se è vero che viaggiando si vive due volte, so che le emozioni che si provano sono sempre molto forti. Una cosa che mi è già successa due o tre volte da quando sono qui, è la velocità con cui certi posti sono diventati dei punti di riferimento: nel trasferimento dal primo al secondo ostello, a 4 giorni dal mio arrivo, ho avuto un attimo di smarrimento e la voglia di tornare indietro subito. Dopo 18 giorni in questo posto, in questa famiglia che mi ha adottata, con altri ragazzi incontrati qua con cui abbiamo passato delle piacevoli ore di lavoro e svago, un cagnolone che mi segue ovunque vada, la mia ormai compagna di avventure che si fermerà più a lungo e che viaggia con me da un mese ormai, vi lascio immaginare come mi sento al pensiero di andare via. E per quanto sappia che questo sia parte dell’esperienza, che molte delle persone incontrate non le rivedrò mai più, che sono arrivata qua per esplorare l’Australia e non per mettere radici, beh, quello che provo in questi momenti è un profondo dispiacere e già un po’ di nostalgia. E sono quasi certa che se qualcun’altro, stringendomi in un abbraccio, mi dirà: “Mi mancherai”, potrebbe scendere una lacrima.



2 commenti:

  1. La raccolta delle olive!!!! Che forza! Suppongo tu ora sia già nei pressi di Adelaide.
    La cosa che trovo un po' weird nel leggere il tuo blog è che da te sta per giungere l'inverno, noi a testa in su invece stiamo lottando per la prova bikini. Anche se è vero che l'inverno lì è molto mite, o almeno così mi ha raccontato chi ci ha vissuto!

    Opinione personalissima: secondo me non è il viaggiare che ci fa vivere due volte, è il come viaggia la nostra anima. C'è gente che non si è mai mossa oltre 100km da casa sua eppure vive intensamente quei suoi 100km. C'è gente che ha visistato mezzo mondo eppure non riesce ancora a vedere al di là del suo naso.

    :)

    RispondiElimina
  2. sapessi come fa strano a me sapere che arriva l'inverno ma non il Natale...!!! sono a metà strada tra Adelaide e Melbourne e lunedì si comincia :)

    hai ragione su quel che dici relativamente al viaggio :)
    quella frase l'ho letta un giorno e mi è rimasta impressa!

    RispondiElimina

"I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi."