L'Australia che (forse) non ti aspetti -parte 2-

Eccoci al momento del check-in dunque: due ragazzi abbronzati e con un evidente segno degli occhiali da sole (che sicuramente non deriva da un lavoro all'aria aperta!) prendono i nostri dati: scriviamo nome, cognome e numero del passaporto su un quaderno, scrivono la cifra da pagare e ci chiedono di pagare in contanti, niente carte di credito (???). Ci consegnano poi le cose per fare il letto, un piatto, una ciotola, una tazza, le posate (la pulizia è un optional!) e... un rotolo di carta igienica! 
Arriva quindi il momento di chiedere del lavoro e improvissamente le loro risposte diventano evasive... finché ci dicono che a breve avrebbero preparato la lista di persone che avrebbero lavorato il giorno seguente. Arriva anche il momento della lista scritta a mano e appesa al vetro della reception: solo 6 fortunati (ma lo saranno davvero???) lavoreranno il giorno seguente a raccogliere nocciole. 
Nel frattempo cominciamo a prendere confidenza con il posto e parlare con chi vive qui già da molto tempo; l'ostello era un tempo un ospedale; prima di avere un lavoro stabile di solito passano 2-3 settimane nelle quali si lavora saltuariamente, molto spesso in nero (in questo modo però i giorni per la richiesta del visto per rimanere un secondo anno non vengono conteggiati); inoltre la stagione della raccolta sta finendo quindi anche chi lavora a tempo pieno spesso viene lasciato a casa. Al mattino la sveglia suona presto e 3 pullmini partono dall'ostello per lasciare i ragazzi nelle varie aziende, alla modica cifra di 6 dollari al giorno (ditemi se non è sfruttamento questo! ci sono solo 2 ragazzi con l'auto nell'ostello, tutti gli altri dipendono dal pullmino!) 
Assieme ai due ragazzi turchi a mandare avanti la baracca c'è una signora sulla sessantina, Serena... un chiaro eufemismo!!! Ci viene descritta come una pazza che i primi due giorni ti tratta bene e poi quando le gira, le cose cambiano... la sua voce risuona nei corridoi dell'ostello quando al mattino chiama i ragazzi ritardatari e li tira giù dal letto! Ieri è entrata anche nella nostra camera sbraitando che il freezer andava scongelato...! In giro per l'ostello poi tutta una serie di cartelli scritti a mano dal tono decisamente minatorio: "Pulisci il tuo cesso/casino perché il Grande Fratello ti sta guardando" - "La doccia non può essere più lunga di 10 minuti" - "Ricordati di riconsegnare tutto alla reception altrimenti paghi 2 dollari per ogni oggetto non riconsegnato" - "Stai bene attento quando prenoti perché se cancelli la prenotazione non verrai rimborsato" e via dicendo...
Il livello di pulizia non ve lo descrivo, ve lo lascio immaginare! Pensate che chiudere un occhio non basta e nemmeno chiuderli entrambi, perchè la puzza ti segue ovunque!

Ecco, questa la nostra prima esperienza negativa dall'emisfero australe... credo che questa sia l'Australia che meno ti aspetti, che però esiste e a tutti capita di incontrare... adesso siamo pronte a lasciarci alle spalle questo paesino sperduto tra i campi e speriamo che il prossimo capitolo abbia il profumo dell'autunno, delle foglie che cadono, del latte appena munto... e di una capretta che con il suo belare ci auguri Buona Pasqua!














6 commenti:

  1. Credo che quando si parta per un'avventura del genere non ci si possa aspettare di vivere il sogno del turista dove tutto è bello, c'è il sole e la gente ti sorride.

    Penso anche che in Italia una situazione analoga mostrerebbe lati forse peggiori di quelli descritti.

    Continua a raccontare.

    Gianluca dall'Italia
    oliverthebrave su Twitter

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    1. sicuramente hai ragione! ma credimi se ti dico che solitamente queste cose nn te le aspetti cosi tanto perche di solito abbiamo un'immagine idilliaca di questo paese! ma, appunto, "tutto il mondo e' paese!"

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  2. È tutto vero! Stesse situazioni capitate anche a me! Ma comunque in italia sono stato negli ostelli! Ma non ho mai trovato condizioni come si trovano qui! E il bello che non ti fanno pagare poco! Io sono stato in stanze da sei e da otto! E non vi dico! Comunque in conclusione vi posso dire che noi italiani siamo i più puliti al mondo!e ho vissuto con gente da ogni parte del mondo e so cosa sto dicendo!

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    1. gia'... sulla pulizia concordo in pieno!!! e anche sugli ostelli! ma anche questo fa parte del viaggio :)

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  3. Ciao ragazze. Niente male il campo di concentramento in cui avete soggiornato�� . Volevo ringraziarvi per le foto hanno fatto capire in quale postaccio siete finite. Io penso che questi posti servono per rendere la vacanza o il tipo di esperienza più entusiasmante. Continuate nel raccontare il vostro viaggio che rimarrà comunque indelebile per tutta la vita. Buon proseguimento

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  4. Grazie! si si, qst viaggio nn lo dimenticherò, ne sono sicura! le esperienze così fan parte dell'avventura... e aiutano ad apprezzare maggiormente le esperienze positive, che fin'ora sono state molte di più :)

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"I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi."