Squadra raccolta olive: presente


Siamo stati arruolati in quattro per la raccolta delle olive: la mattina partiamo assieme col pick-up e ci dirigiamo verso la piantagione, pronti per una nuova lunga giornata di lavoro. 


Al volante dell'enorme macchinario che scuote i rami c'è un ragazzone di 20 anni; ha finito la scuola e sta facendo il suo anno sabbatico. Ha ancora molta strada da fare, nella vita e nelle buone maniere! E' sempre molto annoiato e anche un po' lunatico, soprattutto al mattino. Poi col passare delle ore un po' si apre e inizia il suo passatempo preferito: stuzzicare la sottoscritta!

Il trattore che ci affianca è guidato da un signore sulla cinquantina, una vita spericolata, a me ricorda tanto uno di quei personaggi usciti da un western o dai peggiori bar di Caracas: lunghi baffi neri, occhi profondi, voce roca e l'immancabile sigaretta. "Se vuoi imparare a spendere tutto il tuo stipendio in scommesse, vai con lui un giorno" mi ha detto il mio boss! Ha 5 figli, di età comprese tra i 26 e i 4 anni, un recente ritiro patente alle spalle e l'obbligo di guidare senza alcool in corpo, tasso 0. Non per questo ha smesso di bere o fumare, è sempre ben fornito di tutto!

Poi c'è la mia collega, colei che mi affianca in quelle lunghe file d'olivi, colei con la quale condivido le mie giornate, in pratica. All'inizio la sua lingua era per me indecifrabile, col passare dei giorni la situazione è migliorata, ma tuttora si trova a fare del lunghi monologhi dai quali catturo qualche parola qua e là che non è sufficiente a seguire il filo del discorso. Poco importa se perdo il conto dei suoi figli, ma quando mi dice qualcosa di relativo al lavoro, le cose cambiano!!! I suoi discorsi sono abbondantemente conditi da "fucking" e "bloody". Nel taschino della giacca un pacchetto di sigarette da 40 (si, 40!!! non ho mai visto pacchetti così grandi, ma qua ci sono anche da 50!). L'unico accenno di femminilità rimasta è nei colpi di sole, ormai da rifare. Anche lei ha una vita vissuta alla spalle e lo si vede guardandola in viso. 


Infine la sottoscritta, quella che ne sa meno di tutti della vita agricola, della raccolta olive, dei problemi meccanici che giorno dopo giorno fermano il nostro lavoro; quella con un vocabolario inglese da officina ancora molto ristretto, ma che giorno dopo giorno si fa più ricco, poiché sono stata arruolata anche come aiuto meccanico. Mi sento un pesce fuor d'acqua a volte qui! Non mi sono ancora abituata a vivere lontana da tutto e dopo due anni passati in una città dove i supermercati sono aperti 7 giorni su 7 fino alle 11 di sera, mi viene difficile fare la spesa per una settimana! Quando i miei colleghi parlano assieme sembra facciano a gara a chi smozzica di più le parole: i primi giorni mi sforzavo di capire, ma adesso cambio canale e se capto che hanno detto qualcosa che può riguardare anche me, chiedo ragguagli. 


Alla fabbrica per la produzione dell'olio lavorano invece due ragazzi di 20 anni, anche loro nell'anno sabbatico: fanno la metà di quel che gli si chiede e mal sopportano di prendere ordini da noi donne! 

Nonostante queste differenze, ci siamo amalgamati bene e lavoriamo bene assieme; quelle lunghe file di ulivi ci rubano spesso qualche risata e questo è un toccasana per sopportare la stanchezza e la noia che ogni spesso ci assalgono!

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"I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi."